La pesca del totano si pratica da giugno a settembre, su battimetriche che vanno dai 100 fino ai 400 mt, la tecnica che usiamo noi è con canna e mulinello elettrico visto le profondità ma non disdegniamo anche quella fatta a mano con cordino di dacron e finale in nylon.
Si usano totanare col cestello illuminato a led e un filetto di lardo, oppure se si reperisce l’esca fresca un sugarello o una booga innescata, la si cala sul fondo e si comincia a risalire e appena sentiamo la mangiata si recupera velocemente senza fermarsi, pena la perdita del cefalopode.
Nel nostro mare davanti a Genova sono stati pescati anche esemplari di più di 10kg (vedi foto).

SI ESCE AL TRAMONTO E SI RITORNA IN PORTO PER LE 00,30

La pesca del calamaro avviene sul finire dell’estate e si protrae fino alla primavera, cugino del totano il calamaro è molto ricercato per la qualità della sua carne molto tenera e saporita.
Si pesca in prossimità della costa davanti a Genova e le tecniche sono sostanzialmente 2.
La prima e secondo me più divertente è a tataki in scarroccio, con canna leggera a vettino sensibile con un trave con su montati tre gamberetti dai colori sgargianti, che fatti lavorare sul fondo o a mezz’acqua con jercate leggere, si possono avere abboccate multiple e dal divertimento assicurato, la seconda un po’ meno divertente ma forse più redditizia è pescarli a traina con l’affondatore montando tre gamberetti palettati trainati sui 3 nodi, e appena viene a galla l’affondatore con la sua luce a intermittenza si recupera velocemente, in questo modo si copre più fascia di mare e ovviamente si ha più possibilità di trovare il branco.

SI ESCE NEL POMERIGGIO INOLTRATO E SI RIENTRA INTORNO ALLE 22,30