Una delle mie tecniche preferite e posso dire di essere stato uno dei pionieri a praticarla, fatta di ricerca del pesce studio del fondale Scelta dell’artificiale giusto aiutato soprattutto da una buona lettura dell’ecoscandaglio. Nata circa dieci anni fa in Giappone (e ti pareva) e importata anche in Italia,inizialmente si praticava con canne da 160 a 2 metri molto robuste mulinelli a bobina fissa con multifibra da almeno 30 lb finale in fluo carbon con split e solid ring e un’artificiale metallico con colorazioni simili ai pesci foraggio, si pescava in verticale con gercate veloci e frequenti, si facevano discrete catture all’inizio soprattutto in alcuni spot, ma dopo un paio d’anni le catture sono diminuite e la fatica era tanta, molti abbandonarono questa tecnica finche dopo ancora un paio d’anni capirono che bisognava farla con esche più piccole accattivanti e soprattutto con materiali più leggeri ed è così nato il light vertical jigging. Inciku, kabura, tenya, slow pitch e live cab sono diventate le tecniche più divertenti degli ultimi anni.

Non c’è pesce che non sia insidiabile con queste tecniche, importante è anche la scelta dei materiali, i mulinelli rotanti hanno preso posto a quelli a bobina fissa (questioni di sensibilità), le canne sono di 2 metri con azione prevalentemente parabolica,dentici, pagelli, tanute, naselli, capponi, gallinelle, sono solo alcuni pesci che cadono inesorabilmente prede dei fantastici artificiali della talisman lures.

PRATICABILE TUTTO L’ANNO, MA MOLTO REDDITIZIA NEL PERIODO INVERNALE DALL’ALBA AL TRAMONTO, SI PRATICA IN SCARROCCIO SI CALA SI GERCA E SBAMMMMMMM!!!