È la tecnica più rilassante in assoluto e anche la più antica, occorre molta esperienza e conoscenza dello spot di pesca. Ci si ancora in prossimità di una scaduta o un relitto dai 25 ai 70 mt con un fondale di sabbia misto a rocce, si usano canne di circa 4 metri con azione di punta e vettino in vetroresina in modo da vedere anche la più piccola mangiata per ferrare al momento giusto, i finali vanno dallo 0,20 allo 0,25 rigorosamente fluocarbon.
L’azione di pesca si svolge in corrente con piccole grammature di piombo che vanno ad aumentare in base alla corrente. La pasturazione è fondamentale deve essere fatta a base di sardina e…(ognuno ha i propri segreti), ci si aiuta con pasturatori elettrici se si vuole, in quanto deve essere sempre costante, ma non troppa ed è a quell’altezza nella scia della pastura che posizioneremo le nostre esche, lì sta alla bravura del pescatore capire le altezze giuste da pescare.

Palamite leccie stella lampughe e tutti i pelagici del sottocosta si possono insidiare, ma anche pesci di fondo che attirati dalla pastura risalgono per alcuni metri quali orate saraghi dentici tanute e gronchi.

SI PUÒ PRATICARE TUTTO L’ANNO LE ORE MIGLIORI VANNO DALL’ALBA FINO ALLE 12 IN ESTATE MA IN INVERNO SI PUÒ PRATICARE ANCHE PER L’INTERA GIORNATA.